InnoCalvana

InnoCalvana è un progetto appartentente al PSR 2014-2020 finanziato dal Gruppo di Azione Locale START.

L’obiettivo è di promuovere la filiera della produzione bovina della razza Calvana, supportando gli allevatori attraverso interventi mirati ad una valorizzazione dei prodotti, assicurando un prezzo di vendita in grado di remunerare sufficientemente il lavoro dell’imprenditore e potenziando così la competitività del settore.

Gli interventi saranno rivolti all’applicazione delle buone pratiche, ad una caratterizzazione dei prodotti della razza Calvana, alla promozione del prodotto sul mercato e alla sua adeguata commercializzazione, favorendo infine le azioni di divulgazione attraverso la trasmissione di conoscenza e la condivisione delle esperienze.

La Valorizzazione

Nonostante in passato sia stata oggetto di alcune iniziative di valorizzazione quali sagre, promozione presso la GDO e costituzione di un marchio con relativo disciplinare, la razza Calvana è ancora a rischio di estinzione.

Dai 30 mila capi nel 1935 ha toccato il suo minimo nel 1983 con soli 61 capi per poi risalire a 150 nel 2001 e oltre 500 capi nel 2007, in corrispondenza con le ricordate attività di valorizzazione. Le attività di valorizzazione sono cessate ormai dal 2007 e i capi sono circa 200 con tendenza alla diminuzione a causa della mancanza di incentivi economici e della avanzata età di alcuni allevatori. Infatti, la carne di razza Calvana è soggetta a maggiori costi per le pratiche di allevamento stabilite nel disciplinare e viene scarsamente valorizzata nei canali tradizionali (grossisti, macellai), dove viene addirittura pagata meno della carne di razze convenzionali. Complicata anche la valorizzazione tramite la GDO che pure era stata intrapresa a causa della necessità di lavorazioni non standard come la prolungata frollatura, resa necessaria dalle caratteristiche della carne a sua volta dipendenti dal tipo di allevamento brado sui pascoli.

Nel caso della Calvana, il supporto da parte di una comunità più estesa con il coinvolgimento diretto dei consumatori  consente di sostenere la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità e più in generale la transizione verso forme di agricoltura sostenibili sia in senso socioeconomico sia in senso ambientale.

Risultati attesi

Il risultato principale del progetto sarà quello di sviluppare una filiera corta che garantisca reddito agli allevatori, prodotti di alta qualità ai consumatori e benefici a livello ambientale. Permetterà inoltre di mantenere l’attività zootecnica e in particolare l’allevamento della razza Calvana nella sua area originaria.

A livello ambientale i traguardi riguarderanno infatti la conservazione della biodiversità animale e la preservazione dell’agroecosistema agrario nelle zone interessate. Infine, fra i risultati del progetto è prevista l’aggregazione e l’integrazione dei vari attori della filiera.

Soggetti coinvolti

  • Società Agricola Podere il Poggiolo s.s.
  • Azienda Agricola La Selva
  • Dipartimento di Scienze dell’Economia e dell’Impresa (DISEI)
  • Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI)
  • Associazione La Calvanina

Azioni previste

  • Costituzione ATS – “Associazione La Calvanina”. L’associazione temporanea di scopo verrà sottoscritta all’inizio del progetto e per tutta la sua durata.
  • Coordinamento Tecnico (Soci partner di progetto, DAGRI e DISEI UNIFI)
  • Coordinamento Scientifico (DISEI UNIFI)
  • Capacity building e promozione dell’associazione La Calvanina
  • Divulgare la cultura del cibo e del territorio
  • Scambio di buone pratiche con l’associazione La Cabannina
  • Supporto all’implementazione di un boxing scheme per la Carne Calvana
  • Programmazione delle macellazioni
  • Prove di alimentazione del bestiame
  • Caratterizzazione delle carni e etichetta nutrizionale
  • Divulgazione verso l’esterno